lunedì 28 settembre 2009

Rita Marcotulli: Appunti di viaggio (2004)

La seconda pubblicazione di “Appunti di viaggio”, collana multimediale dedicata a persone che hanno saputo tradurre il talento artistico in mestiere, punta i riflettori verso la pianista jazz Rita Marcotulli.

Il piccolo volume, 60 pagine (con traduzione in inglese) arricchite da molte foto inedite, contiene: una lunga intervista, dove l’autore lascia descrivere alla Marcotulli i momenti salienti della sua vita; un breve profilo generico che ne riassume le preferenze anche lontano dall’ambito musicale; un cd allegato di circa venti minuti - corredato da un’essenziale guida all’ascolto - non certo esaustivo, ma di sicuro aiuto per chi vuole avvicinarsi all’arte di una tra le più solide realtà del jazz italiano.

La storia della pianista romana è raccontata seguendo un ordine cronologico che va dall’infanzia trascorsa in una casa dove si respirava musica e spettacolo, il padre - tecnico del suono della RCA - era solito ricevere le visite dei vari Ennio Morricone e Nino Rota, passando per gli studi classici al Conservatorio di Santa Cecilia, fino alla folgorazione per il jazz. La musica è il perno dove ruota la sua vita intera, forgiata da una serie d’esperienze e di incontri. La compositrice ricorda quando, verso la metà degli anni ’80, viveva e suonava in Scandinavia con musicisti decisivi come Palle Danielsson, e descrive i successivi lavori con personaggi del calibro di Billy Cobham, Enrico Rava, Dewey Redman, Maria Pia De Vito e molti altri. Il libro si lascia leggere in scioltezza e riesce a far affiorare anche gli aspetti privati della vita della compositrice, andando a toccare con fluidità temi come la nascita della figlia, la quotidianità vissuta in campagna, l’unione con Pasquale Minieri e le idee affini alle filosofia Zen.

Il cd allegato contiene cinque brani, tra i quali spicca “Koinè”, forse la sua composizione più rappresentativa, dove s’incontrano diversi mondi musicali e da dove emerge una caratura artistica certa, avvolta in una spontaneità rara.

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