
Gli Afterhours
non avevano proprio voglia di lasciare il palco, dopo due serie di bis e un concerto che ha sfiorato le tre ore di durata. Sembravano l’amico che ti viene a trovare dopo molto tempo e si trattiene dopo cena, oltre l’ora canonica, per raccontarti storie, avventure, fatti. E la band di
Manuel Agnelli di cose da dire ne ha molte: da quelle conosciute, che però vale sempre la pena stare ad ascoltare per la loro
intensità e per i particolari che ogni volta ne mostrano un lato diverso; a quelle nuove raccolte ne “I milanesi ammazzano il sabato”, che ancora non abbiamo
fatto del tutto nostre.
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