
“La Fenice”, diciamolo subito a scanso di equivoci, è indubbiamente un buon disco, curato negli arrangiamenti, nella scaletta, nelle scelte in generale, ma la lista dei “contro” è altrettanto robusta. La Mirò non si discosta dalle sue maniere abituali, non cerca l’affondo decisivo, il rischio che in qualche modo le farebbe oltrepassare gli stilemi che ce l’hanno fatta apprezzare da sempre, cosicché l’intero album sa di già sentito, di consueto. E si sa, la monotonia è la nemica numero uno di qualsiasi rapporto, anche quello tra artista e ascoltatore. leggi la recensione su rockaction.it http://www.rockaction.it/e107_plugins/content/content.php?content.835
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